Recensione SAPORE DI TE: Qualsiasi cinepanettone al confronto è un capolavoro senza tempo.

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Bandiera Italia

Sapore di Te

Anno: 2014

Genere: commedia

Regia: Carlo Vanzina

Cast: Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli, Nancy Brilli, Serena Autieri, Giorgio Pasotti

Nelle sale italiane: 9 gennaio

Trailer ITA

Budget e Box Office

Costato pare intorno ai 3 ML di euro, ne ha finora incassati poco meno di 2.

Recensione e Trama

Devo mio malgrado ammettere che ero curioso di vedere questo film, essendo da sempre affascinato dal passato e dalle cose ormai andate, quale migliore occasione di vedere il sequel di alcuni tra i film cult degli anni 80 (seppur erano ambientati negli anni 60, mentre questo appena uscito è invece dedicato agli anni 80), in quanto con la giusta prospettiva tutto assume un aspetto migliore nei nostri ricordi, specie in questi tempi, che non mi stancherò mai di definire tetri e orribili.

La cornice è sempre la stessa di Forte Di Marmi, cambiano gli interpreti, in peggio ovviamente, il che non è scontato visto che le perle dei primi due film hanno i nomi di Massimo Mauro, Isabella Ferrari, Marina Suma e Jerry Calà.

Questa volta invece ci sono Martina Stella (credo sia ormai chiaro a tutti che questa bella ragazza non sappia recitare), il simpatico Mattioli, che appunto sarà anche simpatico ma recitando sempre le stesse parti da 15 anni ormai stanca, Nancy Brilli, che io odio ma certo non è la peggiore, e qualche altro attoroculo italiano da fiction, per lo più belle giovani, come la graziosa Katy Louise Saunders.

Veniamo ora ai fatti.

Questo film ha dei dialoghi e una sceneggiatura che neanche un bimbo di 5 anni potrebbe concepire, nel senso che il bimbo in questione farebbe molto di meglio.

Non si tratta di essere sdolcinati, ma di demenza pura e mancanza di rispetto per gli spettatori se il nulla regna ovunque, e non possono bastare le canzoni di quegli anni in sottofondo a salvare la baracca.

Per il resto lo scenario è davvero triste, chissà, forse Carlo Vanzina era questo che voleva comunicarci, che l’Italia da allora è rimasta uguale peggiorando però in tutto quello che era possibile, e lui ha voluto fare questo ritratto noioso e becero, quanto realistico, aggiungendo questi dialoghi vergognosi, del tipo amore cuore sole (e corna, che in questi film hanno sempre il loro posto d’onore).

Penso anche a Mattioli, che ogni volta che gli presentano lo stesso copione, invece di dire, aò, m’avete rotto er cazzo, accetta come nulla fosse, ma immagino non abbia scelta.

Infine, volevo parlare anche di Vincenzo Salemme, non c’avevo mai fatto caso ma è uno degli uomini più brutti del mondo, ha un fisico che fossi stato in lui mi sarei rifiutato di farmi riprendere in costume, rachitico, sembra un feto andato a male, e non fa ridere neanche lui, ovviamente.

Siamo messi proprio male.

VOTO: 312

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